Oggi vorrei scrivere qualcosa su due aspetti particolari se combinati tra di loro: fotografia e magia.
Mi è sempre piaciuto analizzare le mie tappe di esplorazione del mondo, i miei viaggi, la mia sete di libertà: io che raminga viaggio con il corpo e con lo spirito, io che amo riempirmi gli occhi di bellezza e guardare il mondo con lo stupore di un bambino e la consapevolezza di un adulto.
Ma capita a volte di perdere il senso dell’orientamento, di non vedere più i dettagli, di tendere solo verso una direzione che non sai nemmeno più se sia quella giusta. Un nuovo cambiamento da affrontare, una nuova sfida da combattere, ma la testa vuota e il cuore pesante ad offuscare la vista. E fuori, un mondo che sembra voler confermare il tuo bisogno di ritiro dalla battaglia.
Sì, per un momento ho abbandonato l’esplorazione.
Per un lunghissimo istante ho dimenticato la Monica bambina.
Ho perso l’equilibrio e, proprio nel momento in cui pensavo che sarei caduta, ho visto il mondo con occhi nuovi. È bastata una domanda, semplice, genuina e pulita, fatta da un bambino, per risvegliare in me un mondo di incanto: “Monica, mi racconti una storia?”.
Un momento di smarrimento, poi un pensiero evocativo …ed eccola lì: in una manifestazione potente e dolce, la magia è venuta a bussare alle porte del mio cuore.
Magia: significato e fascinazione
Parlare di magia è un po’ come parlare genericamente di fotografia. Fotografia e magia una accanto all’altra. I punti di vista dell’osservatore sono diversi, la materia è plasmabile e interpretabile, può essere naturale o artefatta, può essere cupa o luminosa, può essere liberatoria o vincolante.
La magia è vita così come la vita è magia. Solo a che a volte ci dimentichiamo di lei.
Io parto dal presupposto che la magia è un bagliore di luce che ritorna quando meno te lo aspetti, nel buio dei pensieri e delle incombenze quotidiane. Oggi è un sorriso, domani un arcobaleno, tra un mese un libro che mi porterà in posti lontani. Il suo significato è legato alla bellezza, alla gioia e alla spontaneità.
È fascino, evocazione, incanto, mistero.
Ed è sempre a portata di mano: non servono bacchette magiche e pozioni, basta solo ascoltare, osservare e guardare oltre le barriere che ci siamo creati.
Salviamo la magia e lei salverà noi
Riflettevo proprio su questo, qualche giorno dopo aver ripreso coscienza di me grazie a quel bambino, quando sono incappata nel film Encanto della Disney.
Io, che di cartoni animati non ne guardo mai.
Non si è trattata di una coincidenza, ma di un’esatta sequenzialità di eventi inevitabili.
Ero pronta a capirlo e mi ha conquistata.
Ci sono due affermazioni di quel film che mi hanno risvegliata: la prima è che “tutti hanno un talento magico”, anche se non si vede. Siamo tutti capaci di fare grandi cose, a modo nostro. La seconda è “salviamo la magia”. Una frase tanto semplice quanto piena di significato, ottimismo e ribellione. Perché è vero, la magia oggi ha bisogno di essere salvata e di tornare a far parte delle nostre esperienze di vita. Anche le più banali.
Sì, mi sono detta. Voglio contribuire a salvare la magia e portarla con me in ogni mio nuovo passo, in ogni mio nuovo lavoro, offrendola a chi si è un po’ dimenticato di lei. E qui fotografia e magia hanno cominciato ad accostarsi.
Lavorare con la fotografia, che già di per sé è un processo affascinante, mi permetterà di salvare ogni giorno un pezzettino di mondo magico. Io, e tu con me.
Dove avviene la magia
La magia, quella che piace a me, quella trasparente e trasognante, quella che è capace di dare un senso alle cose, avviene quando siamo noi a richiamarla.
Per questo è spesso silente e avvizzita.
Avviene nella nostra testa, nel nostro cuore, nel nostro spirito ogni volta che ci ricordiamo di lei, ogni volta che sorridiamo e ci rendiamo conto che ogni cosa che ci circonda è frutto di un processo mistico e alchemico. Noi stessi siamo frutto di un processo magico perché abbiamo delle storie che ci accompagnano che ci rendono diversi, unici e interessanti.
Streghe, fate, maghi e fattucchiere sono la proiezione di un mondo immaginifico capace di emozionarci, di trascinarci nel profondo dei nostri pensieri, di mostrarci tutti i mondi che potremmo vivere se solo ci lasciassimo andare.
Il cerchio magico
Ritagliarci un momento e uno spazio in cui fermarci per lasciare che le energie positive ci facciano visita non è facile. Il lavoro, le preoccupazioni e la frenesia di una vita che sfreccia come su un’autostrada, danno poco spazio all’esperienza magica. Che, ripeto, non è altro che accorgersi del bello e dell’incredibile che ci circonda.
I più antichi rituali di magia, ma anche quelli moderni, si avvalgono del cerchio magico come protezione dagli stimoli esterni e propulsore di energia positiva. Un luogo dell’affermazione del sé, una realtà onirica dove sentirsi liberi e protetti, un piccolo modello in scala del nostro universo ideale che si specchia dentro e fuori di noi.
Ecco, a prescindere da riti e rituali, tutti dovremmo riuscire a costruirci un cerchio magico perché tutto ruoti intorno ad un punto focale: noi e i nostri desideri.
Perfezione, ciclicità e cambiamento
Il cerchio ha una simbologia molto forte che richiama perfezione, ciclicità e cambiamento. Anche quando condividiamo momenti importanti con qualcuno, nel confronto in famiglia o per rilassarci intorno ad un fuoco, ci disponiamo in cerchio.
Il cerchio è fluido, non ha ostacoli ma è solido e forte.
Tutto questo mi ha fatto pensare alle correlazioni con la ciclicità delle stagioni e del processo di crescita e cambiamento che attraversiamo ogni anno. Partiamo da un punto ed evolviamo, come la natura che nasce, cresce, si trasforma e non muore, ma ricomincia un nuovo cammino.
Fotografia e magia, le ho combinate come un’alchimista!
Per questo ho deciso di allestire per te 4 cerchi magici, uno per ogni stagione, per immortalare nel tempo la tua evoluzione e portare un tocco di magia nella tua vita. Un processo fotografico evolutivo e magnetico, dove in ogni tappa puoi provare sensazioni diverse, sperimentare, esplorare e conquistare un pezzetto di consapevolezza.
Un pezzetto di te da ricordare per sempre.
Il servizio fotografico “Il Calendario della Vita” è un inno al cambiamento, alla crescita e alla perfezione di essere esattamente come un cerchio magico: forte, solido ma fluido e leggero.
Se vuoi aiutarmi a salvare la magia e lasciarle un po’ di spazio nel caos della routine quotidiana, prenditi un momento e contattami: ti parlerò del mio talento magico.
Interazioni del lettore